Studiare in ItaliaUniversità italiane: le 7 curiosità - Marcela Oliveira

6 Febbraio 2020by Marcela Oliveira0

Com’è studiare in un’università italiana? C’è differenza tra studiare in Italia e studiare in Brasile? Quali sono le principali curiosità delle università italiane? Ci sono molte curiosità e ne vale la pena conoscerle, soprattutto se la tua intenzione è studiare qui.

Conoscere l’ambiente universitario italiano è molto importante per non essere colti di sorpresa e in questo articolo scoprirai le principali curiosità delle università italiane, saprai come funzionano e come sono organizzate.

Ho trovato molte cose strane e  molte altre ho avuto difficoltà, ma sono riuscita ad adattarmi e ad imparare molto. Come sappiamo, il finale va sempre bene 😉.

 

• Università italiane: le 7 principali curiosità

 

1) Le lezioni durano l’intera giornata

In Brasile ho sempre studiato in un’università privata: studiavo di sera e lavoravo durante il giorno. In Italia è differente perché la maggior parte dei corsi sono in regime integrale, si studia sia al mattino che il pomeriggio. In Italia ci sono i corsi serali ma non sono molto apprezzati dagli italiani perché credono che la qualità non sia la stessa dei corsi di regime integrale. Ad ogni modo, sappi che hai questa opzione.

Questa modalità di studio a tempo pieno rende molto difficile la vita degli studenti che intendono lavorare perché il ritmo delle lezioni sono intense. Di solito gli studenti non lavorano e coloro che lavorano si trovano a disagio nel seguire il corso. Un’altra opzione utilizzata dagli studenti italiani è quella di lavorare in estate, durante le vacanze.

 

2) L’anno accademico inizia a settembre

Se sei brasiliano, questo suona molto strano! L’anno scolastico qui in Italia inizia a settembre e non a gennaio. Tutto questo a causa dell’estate… se qualcosa è rispettato in Italia sappi che è l’estate 🌞.

Un’altra curiosità: se vieni a Milano ad agosto, non troverai nessun italiano, perché tutti saranno in vacanza. La maggior parte dei negozi si chiudono. Sembra quasi una città fantasma.

Tuttavia, a settembre, si inizia con tutta forza, incluso l’anno accademico. Per questa ragione, se hai intenzione di studiare qui stai attento a questo dettaglio.

 

3) Le lezioni durano solo tre mesi per semestre

Esatto! Il semestre è composto da quasi tre mesi di lezioni e due mesi di prove. Questo è un dettaglio importante e lo spiegherò meglio in seguito.

  • Periodo delle lezioni – È il momento in cui le lezioni sono frequentate.
  • Periodo di prova – Durante questo periodo non si ha l’obbligo di andare all’università. Si va solo nel giorno scelto per dare l’esame. Ogni materia ha da 2 a 3 date disponibili.

Un dettaglio importante sugli esami è che si può rifarlo se nel caso non lo superasse. Se può ripeterlo nella prossima data disponibile, nello stesso semestre, oppure quando lo studente lo trova più opportuno.

In Brasile è diverso, dato che abbiamo una singola data di prova e se non superi l’esame, devi ripetere il semestre (incluso la frequenza alle lezioni, cosa che qui non accade).

 

4) Le lezione sono presenziali?

Un’altra curiosità delle università italiane è che abbiamo materie in cui la frequenza è “obbligatoria” e materie in cui la frequenza “non è obbligatoria”.

La differenza tra l’una e l’altra è semplice. Nelle materie di frequenza obbligatoria lo studente può sostenere l’esame solo dopo aver frequentato le lezioni. Nelle materie “non obbligatorie” lo studente può scegliere se frequentare le lezioni o meno.

Ti consiglio sinceramente di frequentare sempre le lezioni per due motivi:

  • Prima di tutto se ti sei iscritto all’università credo que la tua intenzione sia quella di imparare. Allora perché non utilizzare tutte le risorse disponibili? Sicuramente, imparare da uno esperto può fare la differenza.
  • Il secondo motivo è che  gli “studenti che non frequentano” le lezioni generalmente hanno dei contenuti diversi da studiare all’esame. Ovviamente, lo studente in merito avrà uno esame più difficile e complesso.

Ho raccontato la mia esperienza durante la mia laurea magistrale in un altro articolo, clicca qui per leggere “Le mie sfide all’università italiana”.

Come puoi vedere, le università italiane offrono molta libertà di scelta ai loro studenti. Ciò sarà ancora più chiaro nelle prossime curiosità.

 

5) Puoi scegliere le materie che vuoi studiare

Universidades na Itália
È proprio come hai appena letto! Nelle università italiane hanno un piano di studio fisso e un piano di studio variabile. All’interno del piano di studio variabile, abbiamo due classi di materie:

  • Materie a scelta “dentro dell’area di attuazione” – Nel tuo piano di studio troverai un elenco di materie a scelte tra cui scegliere alcune. Queste materie di solito fanno parte del tuo campo di studio. Ad esempio: frequentavo un corso di laurea magistrale in psicologia e avevo un elenco di materie nell’ambito della psicologia.
  • Materie a scelta “fuori dell’area” – In questo gruppo puoi scegliere qualsiasi materia da qualsiasi altro corso. Ad esempio: potrei scegliere una materia in un’altra area, come: ingegneria, filosofia, matematica, pedagogia, ecc.

Penso che questa caratteristica delle università italiane sia molto importante nella formazione professionale, in quanto consente allo studente di creare il proprio piano di studi in base all’obiettivo di ciascuno.

 

6) La nota 10 dell’università Italiane è 30

Il grande mistero sarà rivelato ora 😉 Quando siamo abituati al punteggio da 0 a 10 è un po’ difficile capire il sistema di valutazione delle università italiane.

I voti qui hanno una scala da 0 a 30 e al di sotto di 18 sei bocciato. Per capire la struttura di valutazione italiana, ho categorizzato i possibili voti:

  • <18 = insufficiente
  • 18-20 = sufficiente, considerato un voto basso
  • 21-24 = discreto, voto accettabile (nella media)
  • 26-28 = buon voto
  • 29-30 = ottimo voto
  • 30 LODE = eccellente (studente modello)

Che cosa hai pensato? Complicato?

 

7) Puoi “rifiutare” il tuo voto

Come ho detto prima, nel periodo di prova sceglierai il giorno dell’esame e lo sosterrai. La novità è che se non ti è piaciuto il voto che hai ricevuto, puoi “rifiutare” il voto e sostenere nuovamente l’esame in un’altra data.

Questo è molto comune! Gli italiani sono molto attaccati ai voti che ricevono, poiché vogliono finire l’università con una buona media.

Per darti un’idea, i miei colleghi dell’università hanno rifiutato voti meno di 27 e alcuni hanno accettato solo da 29 in poi. Ciò dipendeva dagli obiettivi di ognuno di loro.

Sì, io e i miei colleghi eravamo tutti nerd … 👩🏻‍🎓

 

Ti sono piaciute le curiosità? Quale curiosità hai trovato più strana? Ti è piaciuto lo stile delle università italiane? Fai commentario sotto e dimmi cosa ne pensi.

 

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Abbracci,

Marcela Oliveira

by Marcela Oliveira

Marcela Oliveira, brasiliana, career coach e Dott.ssa Magistrale in Psicologia delle organizzazioni e del marketing. Si è specializzata nell'integrazione degli stranieri nel mercato di lavoro italiano idealizzando il noto corso gratuito di Ricerca Attiva del Lavoro. In 2017, ha fondato il progetto di volontariato chiamato IntegrationNow.

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